CLAUDIO QUARTA VIGNAIOLO
Tradizione ed innovazione, nuove esperienze ed antichi saperi si fondono ed acquistano significati sempre diversi in ognuna delle cantine di Claudio Quarta.
L’esperienza comincia nel 2005 quando Claudio Quarta, biologo genetista e ricercatore, battezza la sua prima creatura cantina Emera, di lì a poco tenuta Sanpaolo e la piccola cantina Moros nel 2012.
Ricerca e sostenibilità sono al centro della filosofia di Ogni cantina.
Tutte e tre le cantine sono impegnate per attutire l’impatto ambientale di un’attività che per natura comporta un considerevole dispendio di acqua e una notevole immissione di CO2 nell’atmosfera.
La produzione di vino, infatti, nonostante la grande attenzione delle pratiche agricole seguite in vigna, nel nostro caso in regime di lotta integrata ed alcune particelle allevate in biologico, è un’attività con una forte propensione all’inquinamento: la sola fermentazione alcolica ogni anno nelle tre cantine Claudio Quarta produce 90 tonnellate di CO2.
Va anche detto che 1 solo ettaro di vigneto assorbe 15 tonnellate di anidride carbonica, dunque basterebbe l’attività naturalmente svolta da 6 ettari di vigneto per compensare la quantità prodotta. I 50 ettari vitati di proprietà a Tenute Eméra portano la “bilancia ambientale” in positivo con una capacità di assorbimento di 660 tonnellate/anno di CO2.
A questo “lavoro di bonifica” naturalmente svolto dai vigneti sono state aggiunte altre attività di impronta green:
– la scelta un fornitore di energia elettrica certificato da fonti rinnovabili che consente di risparmiare ben 220 tonnellate di Co2/anno
– l’adozione di un impianto fotovoltaico a Cantina Sanpaolo per risparmiare 12 tonnellate Co2 /anno e in futuro previsto anche un grande impianto per Tenute Emèra
– l’utilizzo di bottiglie più leggere che determina un risparmio di CO2 variabile fra i 250 gr e 1Kg, per ogni Km percorso dai mezzi di trasporto per portare i nostri vini in tutto il mondo.
Anche riguardo allo spreco della risorsa acqua, utilizzata per irrigare i vigneti e per le operazioni di pulizia dei serbatoi ( che necessitano di acqua potabile) si adoperano degli accorgimenti:
– Per l’irrigazione si raccolgono le acque piovane dal tetto giardino che ricopre la cantina e si riutilizzano le acqua già usate per i lavaggi dopo aver effettuato la fitodepurazione con i papiri.
– Grazie al ripristino di un pozzo freatico e l’installazione di un impianto di potabilizzazione oggi la cantina risparmia 840.000 litri di acqua potabile.
Sono scelte fatte nella convinzione che il mondo intero debba tornare verso un’agricoltura e una produzione artigianale e dell’industria sempre più sana e sostenibile, che non solo non impoverisca il territorio ma anzi lasci qualcosa di buono e utile per chi verrà.
Claudio Quarta Vignaiolo
Cantina San Paolo
Via Aufieri, 25
Contrada San Paolo di Tufo
83010 – Torrioni (AV)
Tenute Eméra
Contrada Porvica
74100 – Lizzano (TA)
Cantina Moros
Via Provinciale, 222
73010 – Guagnano (LE)